(2 maggio 1922 - 1 settembre 2008)

Leonardo è stato uno dei soci fondatori dell'AIEMPR di cui è stato Presidente d'Onore. Alcuni dei suoi testi sono disponibili sul sito.

Omaggio di Luigi Filippi, Anna-Maria Lanza, Paola Elisabetta Simeoni, Salvatore Zipparri

Psichiatra, psicoanalista, gruppo-analista, Leonardo Ancona è stato direttore dell’Istituto di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC) a Milano (1959-1965) e di quello di Psichiatria e Psicologia nella Facoltà di Medicina della stessa Università a Roma (1965-1992), come Ordinario, prima di Psicologia, poi di Psicologia clinica, infine, dal 1978, di Psichiatria.



I suoi interessi hanno mirato sempre alla integrazione tra le dimensioni biologica, psicologica e sociale dell’essere umano, sviluppando anche l’aspetto psicoanalitico dei problemi. Un posto particolare occupano gli studi di psicologia sperimentale (percezione, apprendimento e pensiero), di psicologia sociale (dinamica di gruppo) e, nel campo della psichiatria, delle questioni inerenti la depressione, la schizofrenia e le perversioni.
Membro della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalitycal Association (IPA), in campo psicoanalitico i suoi interessi si sono rivolti in maniera approfondita allo studio delle nevrosi e delle psicosomatosi.

Ha dato vita o contribuito a dar vita a varie Società nell’ambito della psichiatria e della psicoterapia di gruppo, come pure in ordine ai problemi di psicologia e religione: in tale settore ha ispirato il Gruppo di Psicologia e Religione (GPR) e animato la Divisione di Psicologia e Religione della Società Italiana di Psicologia. Ma il suo contributo di gran lunga più significativo è consistito nel ridurre la distanza che tradizionalmente separava la psicoanalisi freudiana da una visione del mondo cristiana. In tal senso ha saputo coniugare la sua vasta capacità di speculazione scientifica alla sua profonda formazione religiosa, nel solco della scuola e del pensiero di padre Agostino Gemelli, di cui era stato allievo prediletto e collaboratore.

E’ soprattutto in questo ambito che si può collocare il suo impegno di scienziato, di clinico e di credente. Infatti è co-fondatore dell’Association Catholique Internationale d’Etudes Médico-Psychologiques (ACIEMP), che si costituì nel 1956 al Passo de La Mendola e che nel suo congresso internazionale di Lussemburgo (1972) assunse, con l’ingresso nell’associazione di studiosi e professionisti di diverse confessioni religiose, l’attuale denominazione di AIEMPR.

Dal 1975 al 1978 fu Presidente dell’AIEMPR e nel 1978 organizzò il congresso di Roma sul tema “La riviviscenza dell’irrazionale”, tema ancor oggi quanto mai attuale: in esso furono relatori tra gli altri (non potendo citarli tutti, benché meritevoli) studiosi cone José Beà, Louis Beirnaert, Renzo Carli, Léon Cassiers, Charles Durand, Francesco Maria Ferro, Jordì Font i Rodòn, Franco Fornari, Salomon Resnik, Emilio Servadio, Elémire Zolla.
Nel 2003 successe a Charles Durand nella carica di Presidente Onorario dell’Associazione.
Nei lunghi anni durante i quali ha partecipato all’attività internazionale dell’Associazione ha contribuito con stimoli fondamentali e geniali alla riflessione scientifica del Gruppo italiano. Per il congresso di Losanna 2009 aveva proposto un intervento intitolato “Analisi del programma scientifico della AIEMPR”, in cui, alla luce delle scoperte psicodinamiche relative al funzionamento dei gruppi, discuteva le esigenze di continua trasformazione dell’Associazione, che ne garantisca la vitalità.

E’ autore di oltre 400 scritti, tra articoli e libri. A titolo indicativo citiamo “La psicoanalisi” (1963), i tre monumentali volumi di “Questioni di psicologia”, di cui fu curatore (1962-72), “Le radici della sofferenza mentale” (con M. Di Giannantonio, 1987), “Schizofrenia e depressione: bio-psico-dinamica” (1991), “La mia vita e la psicoanalisi. Una narrazione soggettiva di scontri-incontri tra psicoanalisi e sacro”(2003) e l’ultimo suo lavoro, “Il debito della Chiesa alla psicoanalisi” (2006).

Caratteristica costante della sua genialità sono la composizione di aspetti anche apparentemente lontani, le brillanti intuizioni, la serietà del metodo, congiunte al rigore scientifico.
Ringraziamo Leonardo per quanto ci ha dato a livello scientifico, per l’eredità umana che ci ha lasciato, per la sua passione e la sua curiosità esemplari.

In memoriam Leonardo Ancona da Nella Bori

Vivo è il cordoglio per la scomparsa, avvenuta a Roma il 1 settembre, di Leonardo Ancona . Professore emerito di Psicologia e Psichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, psicoanalista e gruppo-analista di fama internazionale. E’ una grande perdita non solo per la comunità scientifica, ma anche per la comunità ecclesiale e la cultura cattolica perchè il professore Ancona, figura autorevole e rappresentativa del mondo cattolico, appartiene a quella generazione di credenti, laicamente impegnati nella professione, che ha anticipato, favorito e collaborato alla grande apertura della Chiesa al pensiero moderno, nel periodo del Concilio Vaticano II. Al lui si deve l’introduzione della psicoanalisi nella cultura cattolica italiana: un lungo, tenace, coraggioso lavoro, iniziato negli anni cinquanta, in un clima caratterizzato dallo scontro, dal rifiuto, dagli esiti negativi della lunga querelle tra cristianesimo e pensiero psicoanalitico freudiano. Egli seppe trasformare quelle difficoltà “in pietre d’appoggio” per un processo di avvicinamento, inedito e insperato, che ebbe il suggello nell’udienza che il papa Paolo VI gli concesse nel 1967. In quella occasione il pontefice, rivolgendogli il suo personale invito affinché studiasse e promuovesse l’incontro tra la religione e la psicoanalisi, gli affidò un compito che divenne il cardine del suo itinerario umano e intellettuale. La sua vasta produzione scientifica relativa ai temi del rapporto tra psicoanalisi e sacro ha contribuito non poco a liberare anche l’antropologia psicoanalitica da quei fondamentalismi che a lungo le avevano impedito di confrontarsi con la percezione umana dell’ulteriorità .
In questo contesto non è possibile dare conto di tutti i suoi meriti scientifici né delle prestigiose cariche da lui ricoperte. Ci limitiamo a ricordarlo come relatore innovativo nei convegni della cittadella, fin dagli anni sessanta; a segnalare due pubblicazioni fondamentali per la comprensione del rapporto tra chiesa cattolica e psicoanalisi : La mia vita e la psicoanalisi, ed Magi ; Il debito della chiesa alla psicoanalisi ed F. Angeli; ad esprimere il nostro dolore per la perdita della sua qualificata , generosa ed entusiasta presenza nell’AIEMPR ( Associazione Internazionale di Studi Medico-Psicologici e Religiosi) della quale era Presidente Onorario e uno dei padri fondatori.

Scritto dall'Ordine degli Psicologi del Lazio: Per ricordare Leonardo Ancona

Abbiamo oggi appreso la triste notizia della scomparsa del Professor Leonardo Ancona, professore emerito di Psichiatria, psichiatra e psicoanalista tra i più insigni in Italia, che ha contribuito all'elaborazione e allo sviluppo del pensiero gruppoanalitico di Foulkes e alla sua diffusione nel nostro Paese.

Sarebbe difficile enumerare le prestigiose cariche da lui ricoperte: ricordiamo solo la Presidenza della Società Italiana di Psicologia (SIPs) e della Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi (COIRAG), della quale è stato fondatore. Nonostante la formazione medica, il Professor Ancona ha deciso di restare iscritto sino alla fine anche all'Ordine degli Psicologi del Lazio, e questo ci rende orgogliosi.

È una grave perdita per l'intera comunità scientifica: lo ricorderemo per l'intelligenza vivace, per il grande entusiasmo profuso nelle attività sia di ricerca che di formazione e per la generosità con cui ha condiviso il suo sapere con allievi e colleghi.